
Massimo Daviddi, nato a Firenze nel 1954, vive fra Mendrisio, Chiasso e Milano. Daviddi è autore di poesia. Nel 2012 ha vinto il Premio federale di letteratura per «Il silenzio degli operai».

«Come ti senti oggi che invecchi e la paura ti/schiaccia?» C’è il tema del tempo che passa in queste prose poetiche, fatte di molte domande «che cercano di ricostruire delle vite, delle scene di vita», spiega Daviddi. L’autore di «Il silenzio degli operai» (2012) per cui gli viene assegnato un Premio svizzero di letteratura dieci anni fa, sarà presente per la terza volta a Soletta quest’anno con la sua opera poetica «Il volto di Pasolini».
Gli uccelli chiedono in un passo di danza come sarà il tempo nel prossimo anno, se la grondaia piuttosto che essere cambiata verrà riparata da un bravo artigiano, se volando a qualche metro da casa, segno di coraggio e curiosità, vedranno i nostri gesti, le stanze, i vestiti messi al pari di oggi e di questi ultimi giorni d’estate. E, tacendo sconsolati perché fino a qui siamo arrivati sospinti dal secolo, lasceremo aperto un dubbio. Chissà?
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